Salviamo Monte Ilice
Eroi della sostenibilità

Salviamo Monte Ilice una volta per tutte

meglio sostenibile 

Avere cura di un luogo e tutelarne la bellezza è una responsabilità che va condivisa tra chi i luoghi li governa e chi li vive. Da questa considerazione è stata avviato un percorso condiviso tra le associazioni ambientaliste e naturalistiche locali e il comune di Trecastagni e che vede protagonista la zona di Monte Ilice, Monte Gorna e Monte Cicirello.
Un progetto di rimozione dei rifiuti e bonifica delle discariche abusive che insistono sul territorio e che mira alla pulizia, alla tutela, al mantenimento e alla vigilanza che avverrà anche attraverso l’installazione di cartellonistica e telecamere sul territorio. Un progetto di cui è parte attiva Chiarìa, associazione di promozione sociale che, assieme al Consorzio il Nodo e all’Impresa sociale Sustanza, gestisce il rifugio Casa della Capinera e lo sta trasformando in un vero e proprio presidio di ambientalismo, ecologia, turismo ambientale e biofilia.
Domenica 24 settembre si è svolta la prima tappa di questo itinerario che vuole dimostrare come sia possibile conciliare partecipazione, ecologia, economia e buon governo.



“In questo mese e mezzo dal primo insediamento a Casa della Capinera abbiamo conosciuto uomini e donne che questi luoghi li governano e li vivono e ringraziamo ognuno di loro per averci accolto in questo progetto e dato la possibilità di fare il meglio di cui siamo capaci”, spiega Chiara Trifilò, presidente di Chiarìa.
“La giornata di domenica – continua – è stato un mix di emozioni: rabbia e gioia, vergogna e soddisfazione, senso di comunità e desiderio di cambiamento. Quello che siamo riusciti a fare in mezza giornata ha superato qualsiasi aspettativa. Insieme agli amici del Consorzio Il Nodo, ad alcune guide e altri amici che ci hanno raggiunto abbiamo liberato il bosco intorno alla Casa della Capinera da quintali di rifiuti. Questa per noi è uno dei tanti momenti al servizio del territorio che puntano anche a una collaborazione tra le associazioni e le istituzioni nell’ottica di avviare un progetto di Polo Etna Sud che abbia in Casa Capinera il suo centro propulsore da cui promuovere un turismo esperienziale di qualità, inclusivo e sostenibile”.

Il lavoro fatto domenica e che continua in questa settimana grazie agli operai della Clean Up in servizio per il comune di Trecastagni è una pulizia straordinaria che il Comune ha già fatto in passato ma che purtroppo viene subito vanificato dall’inciviltà di coloro che scaricano interi furgoni di rifiuti nei boschi.

 “Sin da quando si è insediata questa amministrazione ha intrapreso una battaglia contro chi sporca e deturpa il nostro territorio – dice l’assessore Rosario Di Stefano -. Abbiamo fatto vari interventi di pulizia straordinaria ma purtroppo, già il giorno dopo, eravamo punto e a capo. Ora abbiamo un importante progetto che include anche le telecamere e la cartellonistica. Ma ciò su cui contiamo è soprattutto la sensibilizzazione della gente e il valore della presenza delle associazioni e dei volontari sul territorio”. 

“Stiamo investendo molto su questo progetto coordinato e condiviso – gli fa eco l’assessore Edmondo Pappalardo – . Siamo convinti che la presenza delle associazioni a Casa della Capinera oltre ad attirare famiglie ed escursionisti per un turismo di qualità, servirà anche come presidio territoriale. Animando il rifugio, la zona sarà più vissuta e questo renderà più difficile la vita per gli incivili. Questa parte del territorio vicino al centro abitato offre tante possibilità di sviluppo di turismo ambientale ed escursionistico su cui vogliamo puntare per il nostro territorio”.

Ripulire i boschi dalle discariche ha senso, infatti, all’interno di un progetto di valorizzazione e promozione di un territorio, che intreccia capacità e visione dell’amministrazione pubblica, con capacità e visione di chi i luoghi li vive e li fa vivere.

“La Casa della Capinera e il patrimonio culturale, ambientale e umano. Intorno ad essa – conclude Chiara Trifilò – stiamo progettando varie attività con cui sperimentare cittadinanza attiva, buon governo, turismo lento e consapevole. Un luogo per tutti e tutte dove godere della potenza straordinaria e incontaminata della Natura”.

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